mercoledì 3 settembre 2008

Aumenti ISTAT

02/09/2008 - ISTAT: AUMENTANO GLI STIPENDI DEL 4,7%
Le retribuzioni contrattuali orarie a luglio sono aumentate dello 0,7 per cento rispetto a giugno e del 4,3 per cento su luglio 2007, l'incremento più significativo dall'ottobre del '97 (+4,5 per cento). Un aumento anche superiore all'inflazione, che a luglio si è attestata al 4,1 per cento. Lo rende noto l'Istat precisando che l'incremento è dovuto ai numerosi rinnovi contrattuali e agli aumenti tabellari di molti accordi recepiti nel mese. Infatti nel periodo considerato sono stati rinnovati il contratto del commercio, quelli del comparto calzaturiero, del settore gomma e plastica, quello dei ceramisti. In vigore da luglio anche i nuovi contratti dei dipendenti Bankitalia e di quelli della scuola privata laica. Considerando i primi sette mesi dell'anno, l'aumento è del 3,1 per cento. A incidere sull'aumento di luglio anche le prime rate di incrementi tabellari per gli accordi tessili, vestiario e maglierie e servizi smaltimento rifiuti municipalizzati. Allo stesso modo a luglio si sono fatti sentire gli aumenti retributivi fissati da contratti già in vigore (carta, energia elettrica, alberghi e pubblici esercizi, trasporto merci su strada, servizi di magazzinaggio, credito, lavanderie e tintorie) e l'adeguamento di indennità nei contratti olearia e margariniera, forze dell'ordine e militari-difesa. Guardando ai vari settori, gli incrementi più elevati si osservano per assicurazioni (+7,7%), alberghi e pubblici esercizi (7,6%), ministeri e militari-difesa (entrambi +6,2%). Gli aumenti minori sono stati invece quelli di servizi privati alle famiglie (+1,3%) ed estrazioni minerali (+2,1%). Una variazione nulla si registra infine per l'agricoltura. Nel periodo gennaio-maggio 2008 il numero di ore non lavorate per conflitti originati dal rapporto di lavoro è stato di 2,008 milioni, poco più del doppio del dato registrato nello stesso periodo dell'anno precedente, quando era di 936mila). Lo sottolinea l'Istat, sulla base dei dati provvisori dei primi cinque mesi dell'anno, che spiega come l'84% sia da imputare alla motivazione rinnovo del contratto di lavoro. I dubbi dei consumatori. Le associazioni dei consumatori hanno espresso qualche perplessità sullo straordinario aumento delle retribuzioni di luglio: "Premesso che abbiamo qualche perplessità sui dati Istat relativi all'aumento degli stipendi, superiore al tasso di inflazione, ma ammettendo anche che siano reali, una domanda si pone con grande forza. Dov'è finito il tesoro che i lavoratori hanno accumulato?", osserva il presidente di Federconsumatori, Rosario Trefiletti. "Qualcuno se la dovrà pur porre questa domanda, - aggiunge Trifiletti - perché il risparmio delle famiglie langue; l'indebitamento delle famiglie aumenta: quest'anno tocchiamo i cento miliardi di esposizione; i consumi in generale diminuiscono, in maniera particolarmente clamorosa quelli fondamentali dell'alimentazione. Detto ciò, da qualche parte queste risorse andranno a finire". I dati delle grandi imprese. Occupazione in leggero calo e retribuzioni in crescita nelle grandi imprese italiane (con almeno 500 dipendenti). A giugno - secondo i dati dell'Istat - l'occupazione nelle grandi imprese ha registrato su base annua una variazione negativa lorda dello 0,3 per cento; al netto della Cassa integrazione guadagni la variazione, sempre negativa, è dello 0,2 per cento. La retribuzione lorda per ora lavorata ha presentato nello stesso mese una diminuzione su base mensile (al netto della stagionalità) dello 0,6 per cento e un incremento del 2,7 per cento su base annua dell'indice grezzo. Nella media del primo semestre la retribuzione lorda per ora lavorata ha registrato una variazione di più 4,9 per cento rispetto allo stesso periodo del 2007. Considerando solo il settore dell'industria,l'occupazione ha segnato, in termini tendenziali, diminuzioni dell'1,4 per cento al lordo dei dipendenti in C.i.g. e dell'1,2 per cento al netto dei dipendenti in Cassa integrazione. Complessivamente, nel primo semestre del 2008, la variazione dell'occupazione, rispetto allo stesso periodo del 2007, è stata di -1,0 per cento al lordo della C.i.g. e di -0,9 per cento al netto della C.i.g. Tra i settori più colpiti quello delle costruzioni, che nel solo mese di giugno ha registrato su base annua un calo del 5,3 per cento. Va meglio nei servizi, dove a giugno l'indice dell'occupazione ha registrato su base annua un aumento dello 0,3 per cento sia al lordo, sia al netto della C.i.g. Nel confronto tra il periodo gennaio-giugno 2008 e il medesimo periodo del 2007, la variazione è stata di +0,7 per cento sia al lordo della C.i.g., sia al netto. Il ricorso alle ore di lavoro straordinario è stato a giugno pari al 5,5 per cento delle ore ordinarie, con un calo di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Le ore di sciopero effettuate nelle grandi imprese nel mese di giugno sono state pari a 1,6 per mille ore lavorate, con una diminuzione di 1,0 ore rispetto a giugno del 2007; nel confronto tra il periodo gennaio-giugno del 2008 e il medesimo periodo dell'anno precedente si osserva un incremento di 0,7 ore di sciopero per mille ore lavorate. Nell'industria, tuttavia, le ore di sciopero effettuate a giugno sono state pari a 2,5 per mille ore lavorate, con un aumento di 0,6 ore rispetto a giugno 2007

1 commento:

Anonimo ha detto...

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